Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Lamentazioni 1:7-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Durante i giorni amari dell’esilioGerusalemme ricordatutto quel che aveva di più preziosonel tempo passato.Ricorda pure il suo popoloche cadeva nelle mani del nemicoe nessuno l’aiutava;i suoi avversari ridevanonel vederla distrutta.

8. Gerusalemme ha peccato gravemente,per questo ora è divenuta una vagabonda.Chi la rispettava adesso la disprezza,perché l’ha vista miseramente nuda.Ed essa sospirae si nasconde per la vergogna.

9. I suoi vestiti sono macchiati e contaminati.Non aveva previsto quel che sarebbe successo;è sorpresa di essere cadutasenza che nessuno la conforti.«Signore, — dice, — guarda la mia miseria,vedi come trionfano i miei nemici».

10. Il nemico l’ha depredatadi tutti i suoi tesori.Essa ha visto entrarenel tempio gli stranieri,mentre tu, Signore, avevi loro proibitodi prendere parte alle riunioni sacre.

11. Il suo popolo sospirae cerca qualcosa da mangiare,offre i suoi oggetti più preziosi in cambio di ciboper mantenersi in vita.«Signore, — essa prega —guarda e considera come sono disprezzata».

12. «Voi che passate per la strada,rendetevi conto, guardatela sofferenza che il Signore mi ha inflittoquando la sua collera è esplosa.Il mio è un dolore troppo grande,non c’è sofferenza che sia pari alla mia.

13. Ha mandato un fuoco dall’altoe l’ha fatto penetrare nel mio corpo.Ha teso una trappola ai miei piedie mi ha fatto cadere.Ha fatto di me una donna distruttae sofferente per sempre.

14. Egli tiene d’occhio le mie colpe;le ha annodate l’una all’altra con la sua mano,e le ha appese al mio collo come un giogo.Il Signore ha paralizzato la mia forza,mi ha consegnato ai miei nemici,senza che io potessi opporre resistenza.

15. Il Signore ha ripudiato con disprezzotutti i miei eroi.Ha radunato i nemici contro di meed ha annientato i miei giovani.Ha schiacciato me, Giuda, la figlia, la vergine,come uva nel tino.

16. Per questo io piangotutte le mie lacrime.È lontano chi mi può consolaree ridare la forza di vivere.I miei figli sono perduti,il nemico è stato il più forte».

17. Sion tende le sue mani supplichevoli,ma nessuno la conforta.Per ordine del Signore i vicini d’Israelesono diventati i suoi avversari.In mezzo a loro Gerusalemmeè diventata una donna impura.