Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Isaia 59:1-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

1. Non dovete pensare che il Signore sia così debole da non potervi salvare o così sordo da non sentirvi.

2. In realtà sono le vostre azioni malvagie che hanno alzato una barriera tra voi e il vostro Dio. Sono le vostre colpe che gli fanno voltare la testa per non sentire le vostre preghiere.

3. Avete commesso delitti e vi siete macchiati le mani di sangue. Aprite la bocca solamente per mentire, la vostra lingua pronunzia soltanto calunnie.

4. In tribunale presentate denunzie ingiuste e le sostenete con testimoni falsi. Le vostre prove non sono fondate, sono invece soltanto menzogne. Concepite il desiderio di nuocere e partorire azioni malvagie.

5-6. I vostri piani sono pericolosi come uova di serpenti velenosi: chi le mangia muore; tu rompi un uovo e salta fuori una vipera! Le tele che tessete sono come quelle di ragno. Non servono per vestirsi o per coprirsi, ma sono nocive. Le vostre azioni sono soltanto malvagie. Le vostre mani non fanno che danni.

7. Vi affrettate a compiere il male, non esitate ad assassinare l’innocente. Non pensate che a commettere delitti. Dove passate seminate desolazione e rovina.

8. Non conoscete la via della pace e sul vostro cammino non c’è la giustizia. Scegliete i sentieri tortuosi: chi li percorrerà non conoscerà mai la pace.

9. Ora sappiamo perché Dio non vuole intervenire e non vuole salvarci. Speravamo di vedere la luce, ma camminiamo ancora nell’oscurità; aspettavamo la luce del giorno, ma brancoliamo nel buio della notte.

10. Quando camminiamo tastiamo il muro come i ciechi, avanziamo esitanti come chi non vede. Inciampiamo a mezzogiorno come se fosse notte fonda. Stiamo bene in salute, ma siamo come morti.

11. Ci lamentiamo con grugniti come orsi e gemiamo come colombe. Speravamo che Dio intervenisse, ma non accade nulla. Aspettavamo che ci salvasse, invece egli rimane lontano da noi.

12. Signore, molte volte ti abbiamo disubbidito. I nostri peccati, le nostre azioni ingiuste sono davanti a noi e ci accusano. Riconosciamo i nostri errori.

13. Noi ti abbiamo disubbidito e tradito, abbiamo rifiutato di seguirti, Signore nostro Dio. Progettiamo sempre oppressione e rivolta. L’unico nostro desiderio è di sostenere il falso.

14. Noi scacciamo il diritto e così rimane lontana la giustizia. La verità è ostacolata, sulla piazza pubblica la giustizia non è ammessa.

15. La buona fede è scomparsa. Chi cerca di essere onesto è spogliato di tutto.Il Signore ha visto e considera un male che non ci sia più giustizia.

16. Ha visto con sorpresa che nessuno reagiva. Allora ha deciso di intervenire con la sua forza, sospinto dalla sua giustizia.