Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Isaia 22:2-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2. Tutta la città è sottosopra,rumorosa e tumultuante.Gerusalemme, i tuoi mortinon sono caduti colpiti in battaglia.

3. Tutti i tuoi capi sono scappati,hanno ceduto senza scoccare una sola freccia.Tutti i tuoi abitanti sono stati fatti prigionieri,anche quelli che sono fuggiti lontano.

4. Perciò io dico: «Non cercate di consolarmi.Lasciatemi piangere amaramentesulla disgrazia del mio popolo distrutto».

5. È un momento di smarrimento, di disgrazia e di confusione:viene dal Signore, Dio dell’universo.Nella valle della Visione crollanole mura e si alzano grida di aiuto verso le montagne.

6. I soldati di Elam arrivano a cavallo,armati di archi e frecce; ∆quelli di Kir sono pronti con i loro scudi.

7. Le migliori valli di Giuda sono piene di carri;soldati a cavallo sono dappertuttodinanzi alle porte di Gerusalemme.

8. Sono crollate le difese di Giuda.Allora avete cercato le armi custoditenel Palazzo della Foresta.

9. Avete visto le numerose brecce aperte nelle mura della Città di Davidee avete raccolto le acque nel serbatoio inferiore.

10. Avete contato le case di Gerusalemmee le avete abbattute per fortificare le mura della città.

11. Avete costruito una cisterna tra le due mura,per le acque del vecchio serbatoio.Ma voi non avete pensatoa colui che preparava tutto questo da tempoe ora l’ha portato a compimento.

12. Il Signore, Dio dell’universo vi aveva invitatoa piangere e a lamentarvi,a radervi le teste e a vestirvi di sacco.

13. Voi invece vi siete dati alla pazza gioia.Avete scannato vitelli e capretti per far festa,vi siete riempiti di carne e di vinoe avete gridato:«Mangiamo e beviamo perché domani moriremo!».

14. Ma il Signore dell’universo mi ha detto:«Finché vivranno, la pagheranno per tutto questo.Io, il Signore, Dio dell’universo,l’ho promesso».

15. Il Signore, Dio dell’universo, mi ha incaricato di andare da Sebna, sovrintendente del palazzo reale, a dirgli:

16. «Tu sei uno straniero. Tra noi non hai parenti né proprietà. Allora, con quale diritto ti scavi una tomba, in alto, nella roccia?