Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 8:18-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

18. «Oggi, e da lungo tempo a questa parte, nessuna delle nostre tribù, nessuno dei nostri gruppi, nessuna delle nostre famiglie e nessuna delle nostre città adora idoli, anche se in passato lo fecero i nostri antenati.

19. Proprio per questo motivo, il Signore li fece uccidere dai nemici, che poi si impadronirono di tutte le loro ricchezze. Così i nostri antenati subirono una grave sconfitta.

20. Ma noi, che non adoriamo nessun altro Dio all’infuori del Signore, dobbiamo aver fiducia che egli non abbandonerà il nostro popolo e nemmeno noi.

21. «Se la nostra città sarà conquistata dai nemici, cadrà nelle loro mani tutta la regione di Giuda e il tempio di Gerusalemme sarà saccheggiato. E questa profanazione Dio ce la farà pagare con la nostra vita

22. Ci riterrà responsabili della strage e della prigionia del nostro popolo e della devastazione della terra che abbiamo ricevuta in possesso. Inoltre i popoli in mezzo ai quali saremo condotti a vivere come schiavi, ci disprezzeranno e insulteranno.

23. Durante la nostra schiavitù non otterremo la benevolenza dei nostri padroni, perché Dio, il Signore, ci manderà tante umiliazioni.

24. «Dimostriamo ora ai nostri fratelli che la loro vita dipende da noi. A noi è legato il destino del tempio, che è la casa di Dio, e il destino dell’altare.

25. Il Signore nostro Dio ci sta mettendo alla prova, come fece con i nostri antenati. Dobbiamo ringraziarlo per questo.

26. Ricordatevi di quello che il Signore fece con Abramo, e come mise alla prova Isacco. Ricordatevi di tutto quello che accadde a Giacobbe quando, nella Mesopotamia di Siria, custodiva le greggi di Labano, suo zio!