Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 7:10-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Per difendersi gli Israeliti non pongono la loro fiducia nelle armi. Si sentono sicuri perché vivono su alte montagne, dove non è facile salire.

11. Se perciò, o grande Oloferne, eviti di attaccarli direttamente, nessuno dei tuoi soldati cadrà.

12. Resta nel tuo quartier generale e tieni i tuoi soldati nell’accampamento. Ordina soltanto ai tuoi soldati di bloccare le sorgenti ai piedi della montagna.

13. Gli abitanti di Betulia devono andar là a prendere l’acqua. Quando staranno per morire di sete, la città si arrenderà. Nel frattempo noi prenderemo posizione con i nostri uomini sulla cima dei monti vicini e di là impediremo a chiunque di uscire dalla città.

14. A Betulia moriranno di fame uomini, donne e bambini. Prima ancora che tu sferri l’attacco, le loro piazze si riempiranno di cadaveri.

15. Essi non hanno voluto arrendersi spontaneamente a te. Si sono ribellati e perciò dovranno pagare!».

16. Questa proposta piacque a Oloferne e ai suoi ufficiali ed egli ordinò di agire secondo quel piano.

17. I Moabiti e cinquemila Assiri spostarono l’accampamento nella valle per bloccare le sorgenti della città di Betulia.

18. Gli Edomiti e gli Ammoniti salirono sulla cima delle montagne vicine e presero posizione di fronte alla città di Dotàim. Inviarono alcuni uomini verso sud-est, in direzione di Egrebèl, vicino a Cus, una città situata sulla sponda del torrente Mocmur. Il resto dei soldati assiri si accampò nella pianura: la ricoprirono da cima a fondo; infatti il numero delle tende e la massa di viveri per un esercito così grande era enorme.

19. Gli Israeliti invocarono l’aiuto del Signore loro Dio. Essi erano sfiduciati perché si trovarono accerchiati dai nemici e senza via di scampo.

20. Tutto l’esercito assiro (fanteria, carri da guerra e cavalleria) assediò Betulia per trentaquattro giorni. Alla fine la città rimase senz’acqua.

21. Tutte le brocche erano ormai vuote e anche le cisterne stavano per esaurirsi. Perciò la distribuzione dell’acqua fu razionata, ma l’acqua distribuita non bastava a togliersi la sete nemmeno per un giorno solo.