Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 5:10-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. «Più tardi, nella terra di Canaan venne la carestia. Allora essi andarono in Egitto e si fermarono là, dove c’era da mangiare. In Egitto diventarono un popolo tanto numeroso che nessuno avrebbe potuto contarli.

11. Allora il re d’Egitto si mise contro di loro. Prese astute misure e li costrinse a lavori molto duri: dovevano fabbricare mattoni, erano oppressi e schiavi.

12. Ma essi gridarono al loro Dio. Egli castigò l’Egitto con piaghe incurabili. Allora gli Egiziani cacciarono via questa gente dalla loro terra.

13. Dio prosciugò davanti a loro il Mar Rosso.

14. Li guidò al monte Sinai e poi a Kades Barne. Essi riuscirono a cacciare via tutte le tribù che vivevano nella zona desertica a sud di Canaan.

15. Occuparono il territorio degli Amorrei a est del Giordano e sterminarono gli abitanti di Chesbon. Poi attraversarono il Giordano e conquistarono tutta la regione montuosa.

16. Scacciarono i Cananei, i Perizziti, i Gebusei, i Sichemiti e i Gergesei. Restarono in possesso di queste terre per molto tempo.

17. Il Dio che li protegge odia il male. Finché hanno ubbidito alla sua volontà, hanno continuato ad avere fortuna.

18. Ma quando si sono ribellati al loro Dio, sono venute per loro molte guerre. Subirono dure sconfitte e alla fine furono deportati in terra straniera. Il tempio del loro Dio fu raso al suolo e le loro città furono conquistate dai nemici.

19. Ma di recente hanno ripreso a essere fedeli al loro Dio e così sono tornati in patria dalle terre dov’erano stati dispersi. Hanno di nuovo preso possesso di Gerusalemme, la città dov’è il loro tempio, e si sono di nuovo stabiliti nella regione montuosa che era rimasta completamente disabitata.

20. «Se me lo permetti, grande Oloferne, vorrei farti una proposta: prima di muoverci dobbiamo vedere se per caso questo popolo è di nuovo andato contro la volontà del suo Dio e ha quindi colpe da scontare. Soltanto se risulterà questo, possiamo inoltrarci nella zona montuosa per attaccarli.

21. In caso contrario, faresti meglio a non muoverti, perché altrimenti il Signore, loro Dio, li proteggerà come uno scudo e noi ci renderemo ridicoli davanti a tutti».

22. Quando Achiòr finì di parlare, si scatenò un tumulto. Tutti i soldati che stavano attorno alla tenda di Oloferne andarono in collera. Gli ufficiali dell’esercito assiro e i generali delle truppe ausiliarie della costa del Mediterraneo e dei Moabiti, chiesero che Achiòr fosse messo a morte.

23. Dissero a Oloferne: «Noi non abbiamo paura di questi Israeliti. È un popolo debole e incapace di resisterti.

24. Lasciaci attaccare, o grande Oloferne, e tutti i tuoi soldati si mangeranno vivi questi Israeliti!».