Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 4:8-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

8. Gli Israeliti eseguirono gli ordini di Ioakìm e del consiglio dei capi di Gerusalemme.

9. Tutti gli uomini d’Israele si misero a gridare invocando con forza Dio e fecero un grande digiuno.

10. Essi, le loro mogli e i loro figli, le pecore, gli stranieri residenti in mezzo a loro, i salariati e gli schiavi, tutti si vestirono di panno ruvido in segno di penitenza.

11. Poi, a Gerusalemme, tutti: uomini, donne e bambini si gettarono a terra davanti al tempio, alla presenza del Signore, con addosso vestiti di panno ruvido, e si cosparsero il capo di polvere.

12. Coprirono anche l’altare con stoffa ruvida. Pregarono insieme dal più profondo del loro cuore il Dio d’Israele. Lo supplicavano di non permettere che i loro bambini fossero portati via e le loro mogli cadessero nelle mani dei soldati nemici. Il Signore non doveva lasciar distruggere le città che aveva dato in possesso agli Israeliti. Non doveva dare a quei pagani la soddisfazione di distruggere il tempio, altrimenti poi i nemici lo avrebbero insultato e deriso.

13. Il Signore diede ascolto alle grida di invocazione degli Israeliti e si commosse al vederli in quella situazione disperata. Infatti il popolo continuò a digiunare per parecchi giorni in tutta la regione di Giuda, e in Gerusalemme tutti gli abitanti restarono radunati davanti al tempio del Signore onnipotente.

14. Il sommo sacerdote Ioakìm, gli altri sacerdoti e tutte le persone che prestavano servizio nel tempio del Signore, erano vestiti con paramenti di panno ruvido, quando offrivano i sacrifici completi quotidiani e le altre offerte, che il popolo portava spontaneamente o per mantenere promesse fatte al Signore.

15. I sacerdoti avevano cosparso di polvere il loro turbante e gridavano con tutte le forze al Signore di intervenire per il popolo d’Israele.