Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 11:11-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

11. Ma tu, o grande Oloferne, non sarai sconfitto e non te ne andrai a mani vuote. Ogni volta che gli Israeliti commettono una colpa provocano lo sdegno del Signore e perciò devono morire. Ebbene, ora il peccato si è impadronito di loro.

12. In città non hanno più niente da mangiare e scarseggia l’acqua. Perciò gli abitanti hanno l’intenzione di uccidere tutto il bestiame senza distinzione e di mangiare cibi che la legge del Signore proibisce espressamente.

13. Vogliono inoltre tenere per sé e consumare il primo raccolto del grano, la decima parte del vino e dell’olio. Queste sono cose sacre e riservate esclusivamente ai sacerdoti che sono al servizio del Signore nel tempio di Gerusalemme. A nessun altro fra tutto il popolo è consentito toccarle.

14. Ma, poiché i cittadini di Gerusalemme hanno già violato questa legge, gli abitanti di Betulia hanno mandato messaggeri al consiglio dei capi di Gerusalemme per aver l’autorizzazione a far come loro.

15. Il giorno stesso in cui riceveranno il permesso e mangeranno quel cibo, tu, Oloferne, potrai annientarli.

16. «Per questo motivo, appena ne sono venuta a conoscenza, io sono fuggita lontano dal mio popolo. Dio mi ha mandato qui per compiere con te un’impresa che farà restare a bocca aperta in tutto il mondo quelli che la sentiranno raccontare.

17. Io sono fedele al Dio del cielo e lo adoro giorno e notte. Resterò qui con te, Oloferne, mio signore. Ma uscirò ogni notte dall’accampamento e andrò nella valle per pregare Dio. Egli mi dirà quando i cittadini di Betulia commetteranno il peccato.