Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 10:2-10 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2. Giuditta si alzò in piedi e chiamò una serva. Scese in casa, dove era solita trascorrere i giorni di sabato e le giornate festive.

3. Si tolse il vestito di panno ruvido e gli abiti da lutto. Fece il bagno e si profumò con unguenti molto preziosi. Sciolse i suoi capelli e si pose sul capo un bel nastro. Indossò i vestiti da festa che portava quando era in vita suo marito Manasse.

4. Infilò un paio di sandali eleganti e si adornò con tutti i suoi gioielli: collane, braccialetti, ornamenti alle caviglie e orecchini. Voleva rendersi attraente per sedurre gli uomini che l’avrebbero vista.

5. Poi diede alla serva un otre di vino e un fiasco d’olio. Prese una borsa e la riempì con farina d’orzo, frutta secca, pane e formaggio. Impacchettò con cura i suoi recipienti e li consegnò alla serva.

6. Tutte e due uscirono di casa e si recarono alle porte della città di Betulia. Trovarono di guardia Ozia e i responsabili della città, Cabrì e Carmì.

7. Quando essi notarono il suo volto così trasformato e i suoi vestiti così diversi, rimasero molto ammirati per la sua grande bellezza. Le dissero:

8. «Il Dio dei nostri padri ti accompagni. Ti conceda di portare a compimento la tua impresa per la vittoria d’Israele e per la gloria di Gerusalemme!».

9. Giuditta si gettò a terra per adorare Dio; poi disse: «Ordinate di aprirci le porte perché possiamo uscire e fare quello di cui abbiamo parlato».Essi ubbidirono e diedero ordine ai giovani di aprire le porte.

10. I giovani eseguirono l’ordine e Giuditta uscì con la serva. Gli uomini restarono a osservarla mentre scendeva dalla montagna e attraversava la valle, finché scomparve.