Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giuditta 10:13-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Voglio andare da Oloferne, il comandante del vostro esercito, per dargli informazioni sicure. Gli indicherò come dovrà avanzare nella zona di montagna, per conquistare tutta la regione senza che il suo esercito perda nemmeno un uomo.

14. Mentre Giuditta parlava, i soldati non le tolsero gli occhi d’addosso nemmeno per un solo istante, perché era molto bella. Le risposero:

15. — È stata la tua salvezza l’essere venuta in fretta a presentarti al nostro comandante Oloferne. Ora vieni nella sua tenda. Alcuni di noi ti scorteranno e ti condurranno da lui.

16. Quando sarai alla presenza di Oloferne non aver paura. Ripetigli quello che hai detto a noi: egli ti tratterà bene.

17. Scelsero tra loro cento uomini che accompagnarono Giuditta e la serva alla tenda di Oloferne.

18. L’accampamento assiro si mise in agitazione, perché la notizia della presenza di Giuditta si sparse di tenda in tenda. I soldati accorsero e attorniarono Giuditta mentre lei, fuori della tenda di Oloferne, aspettava che il comandante fosse informato del suo arrivo.

19. Ammiravano la sua bellezza ed erano stupiti che appartenesse al popolo d’Israele. Si dicevano l’un l’altro: «Come si potrebbe disprezzare un popolo che ha donne come lei? È meglio che gli Israeliti siano uccisi tutti, perché se qualcuno di loro resta in vita, sarebbe in grado di sedurre il mondo intero!».

20. I servi addetti alla tenda di Oloferne e tutti gli ufficiali uscirono e introdussero Giuditta nella tenda.

21. Oloferne era a letto e stava riposando. Attorno al letto c’erano drappi di porpora appesi ad aste d’oro, su cui erano incastonati smeraldi e pietre preziose.

22. Appena Oloferne fu informato dell’arrivo di Giuditta, uscì nell’atrio della tenda. Lo precedettero alcuni servi che portavano candelabri d’argento accesi.

23. Quando gli presentarono Giuditta, Oloferne e i suoi ufficiali rimasero affascinati dalla sua bellezza. Giuditta si gettò in ginocchio davanti a Oloferne in segno di sottomissione, ma i servi la sollevarono da terra.