Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giudici 8:13-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Di ritorno dalla battaglia, Gedeone, figlio di Ioas, passò per la salita di Cheres.

14. Fece prigioniero un giovane di Succot e lo interrogò; gli fece scrivere i nomi dei capi e dei responsabili della città, settantasette persone in tutto.

15. Gedeone entrò nella città e disse agli abitanti: «Quando i miei uomini erano stanchi, voi non avete voluto darci da mangiare. Anzi ci avete detto con aria di sfida: “Non li avete ancora presi Zebach e Salmunnà!”. Adesso eccoli qua!».

16. Allora prese i capi della città e li castigò con le spine e i cardi del deserto.

17. Poi andò anche a Penuèl; buttò giù la torre della città e ne uccise gli abitanti.

18. Gedeone chiese poi ai re di Madian Zebach e Salmunnà che teneva prigionieri:— Com’erano gli uomini che avete ucciso sul Tabor?Gli risposero:— Assomigliavano a te e sembravano tanti principi.

19. Gedeone esclamò:— Erano miei fratelli, i figli di mia madre! Dio mi è testimone: se voi aveste risparmiato la loro vita, ora io non vi ucciderei.

20. Poi disse a Ieter, il suo figlio primogenito: — Avanti! Uccidili!Ma Ieter non tirò neanche fuori la spada. Aveva paura; era ancora un ragazzo.

21. Zebach e Salmunnà dissero a Gedeone:— Su, ammazzaci tu! Tocca a un uomo come te!Egli li uccise e prese le lunette che i cammelli portavano al collo.

22. Gli Israeliti dissero a Gedeone:— Tu ci hai salvati dai Madianiti. Continua a essere il nostro capo, e dopo di te i tuoi discendenti.

23. Gedeone rispose:— Non sarò il vostro capo! né io né i miei figli. Il vostro capo è il Signore!

24. Poi continuò:— Ma vorrei chiedervi una cosa: ciascuno di voi mi dia un anello del suo bottino. (Difatti gli sconfitti portavano anelli d’oro, come tutti gli Ismaeliti).

25. I soldati gli risposero:— Volentieri!Stesero per terra un mantello e vi gettarono sopra un anello ciascuno.

26. Gli anelli che Gedeone ricevette pesavano in tutto circa venti chili senza contare le lunette, le catenelle, i vestiti di porpora dei re di Madian e i collari dei loro cammelli.

27. Con quell’oro Gedeone si costruì un idolo e lo pose a Ofra, il suo villaggio. Tutti gli Israeliti andarono ad adorarlo, e tradirono così il Signore. Quell’idolo fu all’origine della rovina di Gedeone e della sua famiglia.

28. Dopo aver subito quella dura sconfitta da parte degli Israeliti, i Madianiti non poterono più risollevarsi. Il popolo d’Israele visse in pace nella sua terra per quarant’anni, fino alla morte di Gedeone.

29. Gedeone, figlio di Ioas, soprannominato Ierub-Baal, tornò a vivere a casa sua.

30. Aveva molte mogli, e fu padre di settanta figli.