Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giudici 16:3-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

3. Ma Sansone rimase a letto soltanto fino a mezzanotte. Poi si alzò, afferrò la porta della città e la strappò via tutta intera: battenti, stipiti e sbarra. Se la caricò sulle spalle e la portò sulla cima della montagna che è di fronte a Ebron.

4. Qualche tempo dopo, Sansone si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila.

5. I capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Con le tue carezze guarda di farti dire da Sansone perché è così forte, e come si può fare a domarlo. Se puoi scoprire il modo di legarlo e renderlo innocuo, noi ti daremo millecento monete d’argento ciascuno».

6. Dalila disse a Sansone:— Dimmi un po’: perché sei così forte? È possibile legarti e renderti innocuo?

7. Sansone rispose:— Se uno mi lega con sette corde d’arco, nuove e non ancora secche, io divento debole come qualsiasi altro uomo.

8. I capi dei Filistei portarono a Dalila sette corde d’arco, nuove e ancora fresche, ed essa lo legò.

9. Alcuni uomini erano nascosti in agguato in una stanza. Dalila gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli strappò le corde come si spezza un filo appena lo tocca il fuoco. Così il segreto della sua forza rimase nascosto.

10. Dalila disse a Sansone:— Tu mi hai presa in giro e hai raccontato storie. Ora dimmi davvero come si fa a legarti.

11. Sansone rispose:— Se uno mi lega con delle funi nuovissime, io divento debole come qualsiasi altro uomo.

12. Allora Dalila prese delle funi mai usate e lo legò. Poi gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». I Filistei erano in agguato nella stanza accanto. Ma Sansone strappò dalle sue braccia le funi, come se fossero del semplice filo.

13. Dalila disse:— Mi hai di nuovo presa in giro e mi hai raccontato storie. Ora dimmi davvero come si fa a legarti.Sansone le disse:— Se prendi sette trecce dei miei capelli, le intrecci nel telaio e le fissi con un picchetto, allora io divento debole come qualsiasi altro uomo.

14. Dalila fece addormentare Sansone, poi con i suoi capelli fece sette trecce, le intrecciò nel telaio e le fissò con un picchetto. Poi gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli si svegliò e strappò tutto, il picchetto e il telaio.

15. Dalila disse a Sansone:— Come puoi dire che mi vuoi bene, se non ti fidi di me? Mi hai presa in giro tre volte, e non mi hai ancora detto perché sei così forte.

16. Essa continuò a interrogarlo, giorno dopo giorno. Alla fine Sansone, stanco delle sue insistenze,

17. le rivelò il suo segreto:— I miei capelli non sono mai stati tagliati, perché io sono consacrato a Dio come nazireo fin dal seno di mia madre. Se uno mi taglia i capelli, io perdo la mia forza e divento debole come qualsiasi altro uomo.