Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giovanni 19:12-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

12. Pilato allora cercò in tutti i modi di mettere Gesù in libertà. Ma i suoi accusatori gridavano:— Se liberi quest’uomo, non sei fedele all’imperatore! Chi si proclama re è nemico dell’imperatore.

13. Quando Pilato udì queste parole, fece condurre fuori Gesù. Poi si mise seduto su una tribuna nel luogo chiamato «Lastricato» (∆in ebraico «Gabbatà»).

14. Era la vigilia della Pasqua, ∆verso mezzogiorno. Pilato disse alla folla:— Ecco il vostro re!

15. Ma quelli gridarono:— A morte! A morte! Crocifiggilo!Pilato disse:— Devo far morire in croce il vostro re?I capi dei sacerdoti risposero:— Il nostro re è uno solo: l’imperatore.

16. Allora Pilato lasciò Gesù nelle loro mani perché fosse crocifisso.Allora le guardie presero Gesù

17. e lo fecero andare fuori della città costringendolo a portare la croce sulle spalle; giunsero al posto chiamato «Cranio», che in ebraico si dice «∆Gòlgota»;

18. e lo inchiodarono alla croce. Con lui crocifissero altri due, uno da una parte e uno dall’altra. Gesù era in mezzo.

19. Pilato scrisse il cartello e lo fece mettere sulla croce. C’era scritto: «Gesù di Nàzaret, il re dei Giudei».

20. Molti lessero il cartello, perché il posto dove avevano crocifisso Gesù era vicino a Gerusalemme, e il cartello era scritto in tre lingue: in ebraico, in latino e in greco.

21. Perciò i capi dei sacerdoti dissero a Pilato:— Non scrivere: Il re dei Giudei; scrivi che lui ha detto: Io sono il re dei Giudei.

22. Ma Pilato rispose:— Basta; quello che ho scritto, ho scritto.

23. I soldati che avevano crocifisso Gesù presero i suoi vestiti e ne fecero quattro parti, una per ciascuno. Poi presero la sua tunica, che era tessuta d’un pezzo solo da cima a fondo