Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giovanni 12:39-50 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

39. Perciò non potevano credere, come ha detto lo stesso profeta:

40. Dio ha reso ciechi i loro occhi e ha reso duro il loro cuore. Così non vedono coi loro occhi, non capiscono con il loro cuore e non cambiano vita per essere guariti.

41. Isaia disse queste cose perché già conosceva la gloria di Gesù. Era di lui che parlava.

42. Comunque, molti credettero in Gesù, anche fra i capi. Ma non lo dichiaravano davanti ai *farisei per non essere espulsi dalla loro comunità.

43. Per loro era più importante essere rispettati dagli uomini che essere apprezzati da Dio.

44. Allora Gesù esclamò: «Chi crede in me, in realtà crede nel Padre che mi ha mandato;

45. chi vede me, vede il Padre che mi ha mandato.

46. «Io sono venuto nel mondo come luce, perché chi crede in me non rimanga nelle tenebre.

47. Chi ascolta le mie parole e non le mette in pratica, io non lo condanno. Infatti non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo.

48. Chi mi respinge e rifiuta le mie parole ha già un giudice: a condannarlo, nell’ultimo giorno, sarà proprio la parola che io ho annunziato.

49. «Io non parlo di mia iniziativa: il Padre che mi ha mandato, mi ha comandato quello che devo dire.

50. Io so che l’incarico che ho ricevuto porta la vita eterna. Tutto quello che dico, lo dico come il Padre l’ha detto a me».