Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giosuè 22:21-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

21. Gli uomini della tribù di Ruben, di Gad e della metà della tribù di Manasse risposero così ai capifamiglia delle tribù dell’ovest:

22. «Dio, l’Onnipotente, il Signore — Dio, l’Onnipotente, il Signore, sa perché abbiamo agito così, ma vogliamo che lo sappiate anche voi! Se ci siamo ribellati al Signore e abbiamo voluto disubbidirgli, oggi il Signore ci faccia morire.

23. Se abbiamo abbandonato il Signore e abbiamo costruito il nostro altare per offrire sacrifici completi, doni o sacrifici per il banchetto sacro, il Signore ci castighi!

24. Ma non è così! Noi lo abbiamo fatto per paura che in avvenire i vostri figli possano dire ai nostri: “Voi, che cosa avete a che fare con il Signore, il Dio d’Israele?

25. Il Signore ha messo il Giordano come confine tra noi e voi, uomini di Ruben e di Gad. Quindi voi non avete niente a che fare con il Signore!”. Così i vostri figli spingerebbero i nostri a non restare più fedeli al Signore.

26. Perciò abbiamo deciso di costruire un altare, non per sacrifici o offerte,

27. ma solo come segno per noi e per voi, da oggi e per sempre, perché si sappia che noi siamo fedeli al Signore e gli rendiamo culto con i nostri sacrifici e offerte. Abbiamo costruito questo altare per impedire che un giorno i vostri figli possano dire che le nostre tribù non hanno niente a che fare con il Signore.

28. Abbiamo pensato che, se in futuro questo dovesse capitare, allora i nostri figli potranno dire: “Guardate: i nostri padri hanno costruito un altare identico all’altare del Signore!”. Non l’abbiamo fatto con lo scopo di bruciarvi sacrifici o offerte, ma soltanto perché resti come segno tra la nostra gente e la vostra!

29. Mai abbiamo pensato di ribellarci al Signore e di abbandonarlo. Non vogliamo certamente costruire un altare per sacrifici e offerte in concorrenza con quello del Signore nostro Dio, che è davanti alla sua Abitazione!».

30. Il sacerdote Finees e i dieci capi della comunità che lo avevano accompagnato, capifamiglia delle tribù dell’ovest, ascoltarono le parole degli uomini delle tribù di Ruben, di Gad e di metà della tribù di Manasse e ne rimasero soddisfatti.

31. Il sacerdote Finees, figlio di Eleàzaro, disse loro: «Ora so che il Signore è con noi. Non vi siete ribellati contro di lui e così avete salvato il popolo d’Israele da un castigo del Signore».