1. A questo punto Elifaz, della città di Teman, prese a dire:
2. «Giobbe, potrà dispiacerti, ma non posso fare a menodi dirti quel che penso:
3. Tu, per molti, sei stato un maestro,hai consolato chiunque era abbattuto.
4. Con le tue parolehai dato forza agli sfiduciati,coraggio a quanti tremavano le ginocchia.
5. Ma ora, che sei stato colpito anche tu,diventi impaziente e sei sconvolto.