Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Giobbe 1:5-14-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Alla fine di ogni ciclo di feste, Giobbe faceva venire i suoi figli per purificarli. Egli stesso si alzava presto e offriva un sacrificio per ognuno di loro, perché pensava che forse i suoi figli avevano peccato e bestemmiato Dio.

6. Un giorno le creature celesti si presentarono davanti al Signore. In mezzo a loro c’era anche ∆Satana.

7. Il Signore gli chiese:— Da dove vieni?Satana rispose:— Sono stato qua e là, ho fatto un giro per la terra.

8. — Hai notato il mio servo Giobbe? — chiese ancora il Signore. Poi aggiunse: — In tutta la terra non c’è nessuno retto e giusto come lui. Egli è fedele a Dio e fugge il male.

9. Satana rispose:— Gli conviene rispettarti, lo credo bene!

10. Tu proteggi lui, la sua famiglia e tutto quello che possiede! Benedici tutto quel che fa, e così il suo bestiame cresce a vista d’occhio.

11. Ma prova a toccare le sue proprietà e vedrai come bestemmierà anche lui.

12. Il Signore disse a Satana:— D’accordo, fa’ quel che vuoi delle sue proprietà, ma non toccare la sua persona.E Satana si allontanò.

13. Un giorno, mentre i figli e le figlie di Giobbe banchettavano a casa del fratello maggiore,

14-15. un uomo venne a dire a Giobbe: «I predoni sabei sono piombati addosso a me e agli altri tuoi servitori; hanno rubato i buoi che aravano e le asine che pascolavano là vicino. Hanno ucciso tutti. Solo io sono riuscito a salvarmi, per venirtelo a dire».