Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Geremia 52:21-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

21. Le due colonne erano alte ciascuna circa nove metri con una circonferenza di circa sei metri; erano vuote all’interno e avevano uno spessore di quattro dita.

22. Ognuna era sormontata da un capitello, alto circa due metri e mezzo, decorato tutt’attorno da rami di melograno intrecciati. Il tutto era di bronzo. Le due colonne erano identiche e avevano anche la stessa decorazione.

23. Sui rami intrecciati tutt’attorno si contavano cento melagrane: di queste, novantasei erano disposte sui quattro lati.

24. Il comandante delle guardie prese prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti, il sacerdote Sofonia, suo aiutante, e tre custodi dell’ingresso del tempio.

25. Da Gerusalemme portò via prigionieri anche un responsabile delle truppe, cinque dei più stretti collaboratori del re che erano rimasti in città, l’alto funzionario incaricato di arruolare i soldati e sessanta personaggi importanti che si trovavano a Gerusalemme.

26. Nabuzaradàn, comandante delle guardie, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla,

27. nella regione di Camat. Qui il re li fece uccidere.Così la gente di Giuda fu deportata lontano dalla sua terra.

28. Questo è l’elenco degli abitanti del territorio di Giuda fatti deportare da Nabucodònosor:nell’anno settimo del suo regno: 3.023;

29. nell’anno diciottesimo: 832 deportati da Gerusalemme;

30. nell’anno ventitreesimo: 745 deportati per ordine di Nabuzaradàn, comandante delle guardie.In tutto furono deportate 4.600 persone.

31. Trentasette anni dopo la deportazione di Ioiachìn re di Giuda, Evil-Merodàc diventò re di Babilonia. Il venticinque del dodicesimo mese di quell’anno, Evil-Merodàc liberò Ioiachìn dalla prigione.

32. Lo trattò con favore e gli assegnò una posizione di maggior riguardo rispetto agli altri re che erano con lui a Babilonia.

33. Gli permise di non indossare più la divisa dei prigionieri e di mangiare a tavola con lui per il resto della sua vita.

34. Fino alla sua morte, loiachìn ricevette sempre dal re di Babilonia tutto il necessario per la sua sussistenza.