Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Geremia 52:12-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

12. Nell’anno diciannovesimo del regno di Nabucodònosor, re di Babilonia, il giorno dieci del quinto mese, Nabuzaradàn ministro del re di Babilonia e comandante della guardie entrò in Gerusalemme.

13. Fece incendiare il tempio, il palazzo reale e le case di Gerusalemme, soprattutto quelle più grandi.

14. Le truppe babilonesi, agli ordini del comandante delle guardie Nabuzaradàn, demolirono completamente le mura che circondavano Gerusalemme.

15. Nabuzaradàn deportò la popolazione che era rimasta in città, sia quelli che erano passati dalla parte dei Babilonesi, sia gli ultimi artigiani.

16. Lasciò invece in Giuda la gente più povera, perché coltivasse le vigne e i campi.

17. I Babilonesi fecero a pezzi le colonne di bronzo, i carrelli e la grande vasca di bronzo detta ‘Mare’, che si trovavano nel tempio, e portarono tutto questo a Babilonia.

18. Presero anche i vasi per la cenere, le palette, gli smoccolatoi, le bacinelle, i mestoli e tutti gli altri oggetti di bronzo usati nel servizio del tempio.

19. Il comandante delle guardie portò via anche gli oggetti d’oro e d’argento: tazze, bracieri, bacinelle, caldaie, candelabri, bicchieri e coppe.

20. Non è possibile calcolare il peso del bronzo impiegato da Salomone per costruire tutti gli arredi del tempio: le due colonne, la grande vasca appoggiata sui dodici buoi di bronzo e i carrelli.

21. Le due colonne erano alte ciascuna circa nove metri con una circonferenza di circa sei metri; erano vuote all’interno e avevano uno spessore di quattro dita.

22. Ognuna era sormontata da un capitello, alto circa due metri e mezzo, decorato tutt’attorno da rami di melograno intrecciati. Il tutto era di bronzo. Le due colonne erano identiche e avevano anche la stessa decorazione.

23. Sui rami intrecciati tutt’attorno si contavano cento melagrane: di queste, novantasei erano disposte sui quattro lati.

24. Il comandante delle guardie prese prigionieri Seraia, capo dei sacerdoti, il sacerdote Sofonia, suo aiutante, e tre custodi dell’ingresso del tempio.

25. Da Gerusalemme portò via prigionieri anche un responsabile delle truppe, cinque dei più stretti collaboratori del re che erano rimasti in città, l’alto funzionario incaricato di arruolare i soldati e sessanta personaggi importanti che si trovavano a Gerusalemme.