Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Geremia 42:4-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

4. Il profeta Geremia rispose:— D’accordo! Presenterò subito al Signore vostro Dio le vostre richieste. Poi vi riferirò la sua risposta nei vostri confronti, senza celarvi nulla.

5. Quelli allora dissero a Geremia:— Davanti al Signore tuo Dio promettiamo di fare esattamente quel che ci dirà per mezzo tuo. Egli sia contro di noi un testimone verace.

6. Ti abbiamo dato l’incarico di presentare le nostre richieste al Signore nostro Dio: ebbene noi ubbidiremo al suo comando, ci piaccia o no. Tutto andrà bene se ubbidiremo al Signore, nostro Dio.

7. Dopo dieci giorni, il Signore diede la risposta a Geremia.

8. Questi allora chiamò Giovanni figlio di Karèach, i capi delle bande armate che erano con lui e tutta la gente.

9. Disse loro: «Mi avete incaricato di presentare le vostre richieste al Signore, Dio d’Israele. Questa è la sua risposta:

10. Se decidete di abitare ancora in questa terra, io ricostruirò il vostro popolo invece di demolirlo, vi farò mettere radici profonde invece di sradicarvi, perché mi pentirò del male che vi ho mandato.

11. Il re di Babilonia vi mette ancora tanta paura. Non avete motivo di temerlo perché io sono con voi per salvarvi e per liberarvi dal suo potere.

12. Gli ispirerò sentimenti di pietà verso di voi, così egli avrà compassione di voi e vi lascerà dimorare nel vostro paese. Ve lo assicuro io, il Signore».

13. Geremia continuò: «Ma voi forse non volete ubbidire agli ordini del Signore vostro Dio e dite: “Non vogliamo più abitare in questa terra,

14. preferiamo andare in Egitto. Là non vedremo più guerre, non sentiremo più la tromba che chiama alla battaglia, non soffriremo più la fame: là potremo vivere!”.

15. «Ebbene, voi ultimi superstiti del regno di Giuda, sentite il messaggio del Signore dell’universo, Dio d’Israele: Se avete proprio deciso di andare in Egitto per stabilirvi là,

16. allora la spada, che vi mette tanta paura, vi raggiungerà anche in Egitto; la fame, che vi dà tante preoccupazioni, vi tormenterà anche in Egitto, e là morirete.

17. Tutti quelli che hanno deciso di andare a stabilirsi in Egitto, moriranno di spada, o di fame o di peste. Neppure uno scamperà, nessuno potrà evitare la sciagura che io farò venire su di loro.

18. «Il Signore dell’universo, Dio d’Israele, vi dice ancora: La mia indignazione e la mia collera si sono già riversate contro gli abitanti di Gerusalemme. Se voi andrete in Egitto, si riverseranno anche contro di voi. La vostra sorte diventerà un esempio terribile: sarete maledetti, insultati e scherniti. Nessuno di voi rivedrà mai più questo luogo».