Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Geremia 36:10-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Proprio in questa circostanza, Baruc lesse ad alta voce nel tempio il messaggio di Geremia, scritto nel rotolo. Infatti era andato nella sala di Ghemaria figlio di Safan, segretario di corte. Questa stanza si trovava nel cortile superiore del tempio, nei pressi della porta Nuova.

11. Michea figlio di Ghemaria e nipote di Safan, sentì Baruc mentre leggeva dal rotolo i messaggi del Signore.

12. Allora andò al palazzo reale ed entrò nella stanza del segretario dove era in corso una riunione dei capi. Erano presenti, tra gli altri, Elisamà segretario di corte, Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbor, Ghemaria figlio di Safan e Sedecia figlio di Ananìa.

13. Michea riferì loro tutto quel che aveva sentito leggere ad alta voce da Baruc davanti alla gente.

14. Allora i capi mandarono Iudì figlio di Netania nipote di Selemia e pronipote di Cusì, a invitare Baruc a presentarsi con il rotolo che aveva letto ad alta voce davanti alla gente. Baruc figlio di Neria prese il rotolo e si presentò davanti a loro.

15. Quelli gli ordinarono:— Siediti e leggi il rotolo anche a noi.Baruc eseguì gli ordini.

16. Quando ebbe finito di leggere, i capi si guardarono pieni di paura e gli dissero:— Dobbiamo proprio riferire tutto al re!

17. Poi domandarono a Baruc:— Spiegaci un po’, come mai hai scritto tutte queste cose?

18. E Baruc rispose:— Geremia mi dettava parola per parola e io ho scritto tutto nel rotolo con l’inchiostro.

19. Allora i capi gli dissero:— Dovete nascondervi tutti e due, tu e Geremia. Non fate sapere a nessuno dove andrete.

20. I capi lasciarono il rotolo nella stanza di Elisamà, segretario di corte, e si recarono negli appartamenti reali per raccontare al re quel che era accaduto.

21. Il re mandò subito Iudì a prendere il rotolo nella stanza di Elisamà. Iudì andò a prenderlo e poi lo lesse ad alta voce davanti al re e ai capi che stavano in piedi attorno a lui.

22. Era il nono mese e il re abitava nel palazzo d’inverno e teneva vicino un braciere acceso.