20. Salite sul monte Libano e gridate,abitanti di Gerusalemme,andate sull’altipiano di Basan e urlate,gridate dalle montagne di ∆Moab,perché tutti i vostri ∆alleatisono stati sconfitti.
21. Vi avevo avvertitiquando tutto andava bene,ma non avete voluto ascoltarmi.Vi siete sempre comportati cosìdall’inizio della vostra storia:non mi avete mai ubbidito.
22. I vostri pastori saranno spazzati via dal ventoe i vostri alleati saranno fatti prigionieri:allora sarete svergognati e umiliatiper tutto il male che avete commesso.
23. Avevate preparato il vostro nido tranquillotra i cedri fatti venire dal Libano:invece vi lamenterete tuttiquando vi coglieranno dolori atrocicome le doglie di una partoriente.
24. Così dice il Signore a Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda: «Anche se tu fossi l’anello della mia destra, il mio ∆sigillo personale, giuro sulla mia vita che ti strapperò dal mio dito.
25. Ti consegnerò nelle mani di quelli che ti vogliono uccidere e che ti mettono tanta paura: Nabucodònosor, re di Babilonia, e il suo esercito.
26. Farò deportare te e tua madre in un paese straniero, ben diverso da quello dove siete nati, e là morirete entrambi.
27. Anche se farete di tutto per ritornare nella vostra terra, non ci riuscirete».
28. La gente si domanda: «Questo tale, questo Conìa, è forse diventato una brocca incrinata che non serve più, un oggetto privo di interesse? Perché è stato scacciato via con i suoi figli e confinato in una regione che non conosce?».
29. O terra, terra, terra!Ascolta quel che dice il Signore:
30. «Registrate costui come uno senza figli.È un uomo fallito nella sua vita:nessuno dei suoi discendentiriuscirà a sedere sul trono di Davidee a regnare ancora in Giuda».