Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Geremia 14:11-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

11. Il Signore mi disse: «Non chiedermi di aiutare questo popolo.

12. Anche se digiuneranno, non ascolterò le loro grida di aiuto; anche se mi faranno offerte o bruceranno in mio onore carne di animali, non gradirò tutto questo. Anzi, li sterminerò con la guerra, la spada e la peste».

13. Allora esclamai: «Signore mio Dio, tu sai che purtroppo i profeti assicurano al popolo che non ci sarà né guerra né carestia e che tu hai garantito una pace perfetta in questo luogo».

14. Ma il Signore mi rispose: «È falso quel che i profeti dicono a nome mio. Io non li ho inviati, non ho dato nessun ordine, non ho rivolto loro la mia parola. Vi annunziano solo visioni false, predizioni senza senso e invenzioni della loro fantasia.

15. Questi profeti non li ho mandati io, anche se parlano a nome mio. Annunziano che non ci sarà né guerra né carestia in questa regione. Ebbene, io li farò morire proprio in guerra e a causa della carestia. Te lo assicuro io, il Signore.

16. La gente che li ha ascoltati, farà la stessa fine: morirà di fame e per la guerra. I loro cadaveri saranno gettati per le strade di Gerusalemme e nessuno li seppellirà. Questo capiterà anche alle loro mogli, ai figli e alle figlie. In questo modo farò ricadere su di essi la loro malvagità».

17. Il Signore mi ordinò di rivolgere al popolo queste parole:«I miei occhi son pieni di pianto,giorno e notte non possono trattenere le lacrime:una grande sciagurasi è abbattuta sulla vergine, figlia del mio popolo,e l’ha colpita a morte.

18. Esco in aperta campagnae vedo cadaveri trafitti dalla spada;rientro in cittàe vedo gente che muore di fame. Profeti e sacerdotisi aggirano per la regionesenza capirci più nulla».

19. «Signore, hai completamente respinto Giuda?Ti è diventata insopportabile la città di Sion?Perché ci hai colpiti così duramenteche non possiamo più riprenderci?Aspettavamo la pace, ma non c’è stata;aspettavamo la guarigione,ma è arrivato il terrore.

20. È vero, Signore, abbiamo peccato contro di te:riconosciamo i nostri peccatie quelli dei nostri padri.