Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Geremia 13:7-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Ritornai al torrente, cercai nel posto dove avevo nascosto la cintura e la tirai fuori: era completamente marcita e non serviva più.

8. Allora il Signore mi parlò

9. e mi disse: «Allo stesso modo farò marcire la grande superbia di Giuda e di Gerusalemme.

10. Questo popolo malvagio ha rifiutato di ascoltare le mie parole; è stato ostinato e ribelle, ha onorato e servito altri dèi. Perciò lo farò diventare come questa cintura che non serve più a niente.

11. Io volevo legare a me il popolo d’Israele e di Giuda proprio come si lega una cintura ai fianchi. Volevo che fossero il mio popolo, la mia fama, il mio onore e la mia gloria, ma essi non hanno voluto ascoltarmi». Così disse il Signore.

12. Il Signore Dio d’Israele mi disse: «Geremia, va’ a dire alla gente che ogni boccale deve essere riempito di vino. Tutti ti risponderanno che lo sanno benissimo.

13. Allora dirai loro che io, il Signore, riempirò di vino gli abitanti di questa regione: i suoi re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e gli abitanti di Gerusalemme, finché non saranno tutti ubriachi.

14. Poi li farò sbattere l’uno contro l’altro, padri e figli, e andranno in frantumi come boccali. Non avrò pietà, compassione e misericordia: li distruggerò completamente». Così disse il Signore.

15. Popolo d’Israele, non essere arrogante,ascolta attentamentequel che ti dice il Signore.

16. Rendi onore al Signore tuo Dio,prima che faccia scendere l’oscuritàe i tuoi piedi inciampino sui montiquando viene la notte.Tu aspetti un nuovo giornoma egli lo trasformeràin oscurità profonda,piena di pericoli mortali.

17. Se tu non ascolteraipiangerò in segreto per la tua arroganza.Verserò lacrime amareperché il gregge del Signore sarà deportato.

18. Il Signore mi disse: «Ordina al re e alla regina madre di scendere dal loro trono perché la corona preziosa è già caduta dalle loro teste.

19. Le città del Negheb sono assediate e nessuno può liberarle. Tutta la popolazione di Giuda è condotta lontano in esilio».

20. Alza gli occhi, Gerusalemme, e guarda! I tuoi nemici vengono dal nord. Dove sono le pecore che ti erano state affidate, il gregge che era il tuo vanto?

21. Tu credevi di esserti assicurata l’amicizia degli stranieri. Che cosa dirai quando ti conquisteranno e comanderanno su di te? Ti lamenterai come una donna colta dalle doglie del parto.

22. Allora ti domanderai perché ti sono accadute queste disgrazie. È stato a causa delle tue grandi colpe che i nemici ti hanno spogliata e violentata.

23. Può un uomo di colore cambiare la sua pelle o un leopardo cancellare le sue macchie? Così i tuoi abitanti, abituati a comportarsi male, si illudono forse di poter fare qualcosa di buono?