Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 47:20-31 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

20. La fame era tanto grande che ogni Egiziano vendette il suo podere. Giuseppe li acquistò tutti per conto del faraone e così l’intero territorio diventò proprietà del re d’Egitto.

21. E Giuseppe raccolse i contadini in grossi centri abitati, da un capo all’altro del paese.

22. Soltanto le terre dei sacerdoti non poté comprare, perché essi ricevevano dal faraone un’assegnazione di viveri. Si nutrirono dunque con quei viveri e non furono costretti a vendere i loro terreni.

23. Poi Giuseppe disse agli Egiziani:— Oggi, per conto del faraone io ho acquistato voi e le vostre terre. Questa è la vostra semente. Andate a seminarla nei campi.

24. Però, al momento del raccolto, un quinto andrà al faraone. Gli altri quattro quinti rimarranno a voi, parte come semente per i campi e parte come cibo per voi, i vostri figli, i vostri nipoti e quanti sono con voi.

25. Essi risposero:— Tu ci salvi da morte sicura! Se tu, nostro signore, ci aiuti, noi accettiamo di servire il faraone come schiavi.

26. Giuseppe emanò allora un decreto, tuttora in vigore, il quale stabiliva che in tutto l’Egitto la quinta parte del raccolto spetta al faraone. Solo le proprietà dei sacerdoti non furono soggette a questa tassa per il re.

27. Gli Israeliti rimasero in Egitto, nella regione di Gosen. Vi si stabilirono, ebbero molti figli e divennero numerosi.

28. Giacobbe visse ancora diciassette anni in Egitto e raggiunse così l’età di centoquarantasette anni.

29. Poco prima di morire chiamò suo figlio Giuseppe e gli disse:— Se mi vuoi bene, devi essere buono e leale verso di me: metti ora la tua mano sotto la mia coscia e promettimi che non mi seppellirai in Egitto.

30. Quando sarò morto dovrai portare il mio corpo fuori d’Egitto e seppellirlo nel sepolcro dei miei padri.— Farò come hai detto! — rispose Giuseppe.

31. — Giuramelo! — riprese Giacobbe.E Giuseppe giurò. Allora Giacobbe, a capo del suo letto, si inchinò profondamente.