Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 42:2-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

2. Sono venuto a sapere che c’è grano in Egitto. Andate dunque là e comprate viveri per noi. Così non saremo costretti a morire di fame e potremo sopravvivere».

3. Dieci fratelli di Giuseppe si recarono dunque in Egitto per comprare grano.

4. Giacobbe non lasciò andare con loro Beniamino, fratello di Giuseppe. Pensava fra sé: «Non vorrei che gli capitasse una disgrazia!».

5. I figli di Giacobbe giunsero in Egitto per comprare grano, insieme con molta altra gente, perché nella terra di Canaan c’era grande carestia.

6. Giuseppe era governatore in Egitto e vendeva grano a ogni popolo. Quando giunsero davanti a lui, i suoi fratelli si inchinarono faccia a terra.

7. Egli vide i fratelli e li riconobbe, ma li trattò da estranei. Parlò duramente:— Da dove venite? — chiese loro.— Da Canaan — risposero — per comprare viveri.

8. Così Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui.

9. Giuseppe allora ricordò i sogni che aveva fatto a loro riguardo, e aggiunse:— Siete solo spie! Siete venuti qui per scoprire i luoghi indifesi del nostro paese.

10. — Non è vero, signore — essi risposero. — Siamo venuti qui al solo scopo di comprare viveri.

11. Siamo tutti fratelli, gente onesta; non siamo spie.

12. — Niente affatto! — ribatté Giuseppe; — siete venuti a scoprire i luoghi indifesi del nostro paese!

13. Essi replicarono:— Noi, tuoi servi, veniamo dalla terra di Canaan e siamo fratelli, figli di uno stesso padre. Eravamo in dodici: il più giovane è rimasto con nostro padre e uno non c’è più.