Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 42:17-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

17. E Giuseppe li fece rinchiudere in prigione per tre giorni.

18. Dopo tre giorni Giuseppe disse loro: «Io rispetto Dio! Fate come vi dico e avrete salva la vita.

19. Se davvero siete gente onesta, uno di voi deve restare qui come ostaggio nella prigione dove siete stati. Gli altri invece possono andarsene e portare il grano necessario a sfamare le loro famiglie.

20. Poi mi condurrete qui vostro fratello minore, così si vedrà se quel che dite è vero. Allora vivrete».Essi accettarono di fare così.

21. Intanto dicevano tra loro: «Siamo veramente castigati a causa di nostro fratello Giuseppe, perché abbiamo visto la sua angoscia quando ci supplicava e noi non l’abbiamo ascoltato. Ora questa stessa angoscia colpisce noi».

22. Ruben aggiunse: «Ve l’avevo detto, io, di non commettere quel delitto verso Giuseppe. Voi però non avete voluto darmi retta. E ora siamo puniti perché responsabili della sua morte».

23. Giuseppe si serviva di un interprete per comunicare con loro, così essi non si accorgevano che li capiva.

24. A un tratto egli si allontanò dai fratelli e pianse.Poi ritornò e continuò a parlare con loro. Infine prese Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.

25. Quindi diede l’ordine di riempire i loro sacchi di grano e di mettervi dentro il denaro con il quale lo avevano pagato. Inoltre ordinò di dar loro provviste per il viaggio. E così fu fatto.

26. I fratelli di Giuseppe caricarono i loro sacchi sugli asini e partirono.

27. Quando, alla sera, si fermarono per fare una sosta, uno di essi aprì il sacco per dare da mangiare al suo asino e vide il denaro.

28. Disse subito ai suoi fratelli:— Mi hanno dato indietro i soldi! Sono qui, nel mio sacco!Allora, scoraggiati e pieni di spavento si dicevano:— Perché Dio fa così con noi?