Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 39:6-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

6. Per questo Potifàr affidò a Giuseppe tutto quello che aveva: egli non si occupava più di nulla se non dei suoi cibi.Giuseppe era un giovane bello e affascinante.

7. Dopo qualche tempo la moglie del suo padrone mise gli occhi su di lui e gli disse:— Vieni, vieni con me!

8. — No! — rispose Giuseppe. — Il mio padrone mi ha affidato tutto quel che possiede e non mi chiede mai conto di quel che amministro.

9. Addirittura lui stesso non ha maggiore autorità di me in questa casa. Non mi ha proibito nulla, salvo te, perché sei sua moglie. Non posso commettere un’azione tanto malvagia e peccare contro Dio stesso!

10. Sebbene glielo chiedesse ogni giorno, Giuseppe non accettò mai di andare con lei.

11. Ma un giorno, per ragioni di lavoro, Giuseppe entrò in casa quando non vi era nessun altro servo,

12. e allora la moglie di Potifàr lo afferrò per la tunica e gli disse: «Su! Vieni!». Ma Giuseppe le lasciò la tunica fra le mani, uscì dalla casa e scappò.

13. Quando vide che egli era fuggito e le era rimasta la tunica fra le mani, la donna

14. chiamò i suoi servitori e disse loro: «Guardate un po’ lo schiavo ebreo che mio marito ci ha portato in casa! Voleva spassarsela con noi! Si è avvicinato per unirsi a me, ma io mi sono messa a gridare.

15. Appena mi ha sentito gridare, ha abbandonato la sua tunica vicino a me, ha raggiunto l’uscita ed è scappato».