Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 39:12-23 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

12. e allora la moglie di Potifàr lo afferrò per la tunica e gli disse: «Su! Vieni!». Ma Giuseppe le lasciò la tunica fra le mani, uscì dalla casa e scappò.

13. Quando vide che egli era fuggito e le era rimasta la tunica fra le mani, la donna

14. chiamò i suoi servitori e disse loro: «Guardate un po’ lo schiavo ebreo che mio marito ci ha portato in casa! Voleva spassarsela con noi! Si è avvicinato per unirsi a me, ma io mi sono messa a gridare.

15. Appena mi ha sentito gridare, ha abbandonato la sua tunica vicino a me, ha raggiunto l’uscita ed è scappato».

16. Conservò presso di sé la tunica di Giuseppe fino al ritorno del marito,

17. al quale raccontò la stessa storia: «Quello schiavo ebreo che tu ci hai portato è venuto qui per divertirsi con me,

18. ma io ho gridato, ho chiamato aiuto e lui ha abbandonato la sua tunica vicino a me ed è scappato fuori».

19. A queste parole della moglie, la quale ripeteva: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», il marito si adirò.

20. Fece arrestare Giuseppe e lo fece rinchiudere nella fortezza dove erano custoditi i prigionieri del re.Così Giuseppe rimase in prigione.

21. Ma il Signore era con lui e lo proteggeva: attirò su di lui la stima del comandante della prigione

22. che gli affidò la responsabilità di tutti i detenuti rinchiusi nella fortezza. Giuseppe dirigeva tutti i lavori fatti dai prigionieri

23. e il comandante del carcere non controllava affatto quel che egli faceva, perché il Signore era con Giuseppe e tutto gli riusciva bene.