Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 38:23-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

23. Allora Giuda disse:— Si tenga pure il pegno, altrimenti qualcuno riderà di noi. Io, il capretto gliel’ho mandato davvero, ma tu non l’hai trovata!

24. Circa tre mesi dopo qualcuno disse a Giuda:— Tamar, tua nuora, si è prostituita ed è rimasta incinta.Allora Giuda disse:— Portatela fuori e che sia bruciata viva.

25. La stavano portando fuori quando essa mandò a dire a suo suocero:— Sono incinta dell’uomo al quale appartengono questi oggetti. Guardali bene! — aggiunse: — A chi appartengono questo sigillo, questo cordone e questo bastone?

26. Giuda li riconobbe ed esclamò:— Ha ragione lei. Il torto è mio, perché non l’ho data in moglie a mio figlio Sela.E non ebbe più rapporti con lei.

27. Quando giunse il tempo di partorire ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli.

28. Mentre partoriva uno sporse una mano e la levatrice la prese, vi legò un filo rosso e disse: «Questo è uscito per primo».

29. Ma quegli ritirò la mano e uscì prima suo fratello. La levatrice disse: «Perché ti sei aperto una breccia?».Per questo motivo fu chiamato Peres (Breccia).

30. Poi uscì suo fratello che aveva il filo rosso legato alla mano e fu chiamato Zerach.