Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 37:21-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

21. Ma Ruben li aveva uditi e volle salvare Giuseppe. Perciò disse:— Non dobbiamo ucciderlo.

22. E aggiunse:— Non commettete un assassinio! Basta gettarlo in qualche cisterna nel deserto! Non colpitelo con le vostre stesse mani.Diceva così per poterlo salvare e riportarlo a suo padre.

23. Intanto Giuseppe giunse presso i suoi fratelli. Subito essi gli tolgono quel bel vestito che portava.

24. Poi lo prendono e lo gettano in una cisterna vuota e senz’acqua.

25. Mentre i fratelli stavano là seduti per mangiare, a un certo punto alzarono gli occhi e videro arrivare una carovana di Ismaeliti: proveniva dal Gàlaad e si recava in Egitto. I cammelli erano carichi di svariate merci: resina odorifera, balsamo, laudano.

26. Giuda disse ai suoi fratelli: «Che guadagno c’è a uccidere nostro fratello e a nascondere questo delitto?

27. Invece di fargli del male, vendiamolo a questi Ismaeliti; dopotutto egli fa parte della nostra famiglia, è nostro fratello!».I suoi fratelli furono d’accordo.

28. Così quando quei mercanti madianiti passarono di lì, fecero uscire Giuseppe dalla cisterna e glielo vendettero per venti pezzi d’argento. E quelli lo portarono in Egitto.

29. Quando Ruben tornò alla cisterna non vi trovò più Giuseppe. Allora, disperato, si stracciò le vesti,

30. tornò dai suoi fratelli e gridò: Il ragazzo non c’è più! Che cosa farò io adesso?

31. Allora scannarono un capretto, presero la veste di Giuseppe e la bagnarono nel sangue.

32. Poi la mandarono al loro padre con questo messaggio: «Abbiamo trovato questa veste: osservala bene e vedi se è quella di tuo figlio».

33. Egli la riconobbe e gridò: «È proprio la veste di mio figlio! Una belva feroce l’avrà ucciso! Giuseppe è stato sbranato!».

34. Disperato, Giacobbe si stracciò le vesti, prese il lutto e pianse per suo figlio molti giorni.

35. Gli altri figli e le figlie tentarono di consolarlo, ma egli non volle lasciarsi confortare. Diceva: «Rimarrò in lutto finché morirò, fino a quando raggiungerò mio figlio nel mondo dei morti», e continuò a piangere.

36. I Madianiti intanto, dopo aver portato Giuseppe in Egitto, lo vendettero a Potifàr, l’uomo di fiducia del faraone e capo delle sue guardie.