Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 31:10-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Anzi, al tempo in cui il bestiame si accoppia, feci un sogno: alzai gli occhi e vidi che i maschi che stavano per accoppiarsi erano striati, punteggiati e chiazzati.

11. Sempre in sogno L’angelo di Dio mi chiamò: «Giacobbe!», disse, e io risposi: «Eccomi!».

12. Ed egli: «Alza gli occhi e osserva: tutti i maschi del bestiame che stanno per accoppiarsi sono striati, punteggiati e chiazzati, perché io ho visto quel che ti ha fatto Labano.

13. Io sono il Dio che ti è apparso a Betel, dove tu hai versato dell’olio su una pietra, per dedicarla a me e dove tu hai fatto un voto. Ora parti di qui e ritorna nella tua terra».

14. Rachele e Lia gli risposero:— Noi ormai non facciamo più parte della casa di nostro padre e non aspettiamo più da lui un’eredità.

15. Egli infatti ci ha considerate persone estranee. Ci ha vendute e ha addirittura sperperato tutto il nostro denaro.

16. Tutta la ricchezza che Dio ha tolto a nostro padre appartiene a noi e ai nostri figli! Fa’ dunque quel che Dio ti ha detto.

17-18. Allora Giacobbe preparò il ritorno da suo padre Isacco, nella terra di Canaan. Radunò tutti i beni che aveva accumulato e il bestiame di sua proprietà che aveva acquistato in Mesopotamia e caricò i suoi figli e le sue mogli su alcuni cammelli.

19. Labano intanto se ne era andato a tosare le sue pecore e Rachele rubò gli idoli di suo padre.

20. Così Giacobbe ingannò l’arameo Labano: non gli disse che stava per andarsene.

21. Fuggì con tutto quel che possedeva. Se ne andò, passò il fiume e si avviò verso la montagna di ∆Gàlaad.

22. Solo tre giorni dopo Labano venne a sapere che Giacobbe era fuggito.