Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 27:22-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

22. Giacobbe si avvicinò. Suo padre lo palpò e disse:— La voce è quella di Giacobbe, ma le braccia sono quelle di Esaù!

23. Non lo riconobbe perché le sue braccia erano ricoperte di peli, come quelle di Esaù. Perciò lo benedisse.

24. Ma gli chiese:— Sei veramente mio figlio Esaù?— Certo! — rispose Giacobbe.

25. — Allora, figlio mio — disse Isacco — dammi il piatto con la selvaggina. Io la mangerò, poi ti darò la benedizione.Giacobbe glielo servì ed egli mangiò. Gli portò anche del vino ed egli bevve.

26. Quindi suo padre Isacco gli disse:— Avvicinati, figlio mio, e abbracciami.

27. Giacobbe allora si avvicinò al padre e lo baciò. Isacco sentì l’odore dei suoi vestiti e gli diede la benedizione. Disse:«L’odore di mio figlio è davverocome il buon odore di un campoche il Signore ha benedetto.

28. Dio ti conceda rugiada dal cieloe terra fertile,frumento e vino in gran quantità.

29. Ti servano i popoli,davanti a te si pieghino le nazioni.Sarai il padronedei tuoi fratelli.Si inchineranno davanti ate i figli di tua madre.Sia maledetto chi ti maledicee benedetto chi ti benedice!».

30. Subito dopo avere ricevuto la benedizione paterna Giacobbe uscì. Si era appena allontanato da suo padre, quando suo fratello Esaù rientrò dalla caccia.