Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 24:5-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. Quel servitore obiettò:— E se quella donna non vorrà seguirmi in questo paese, dovrò portare tuo figlio nella tua terra d’origine?

6. Rispose Abramo:— No! Guardati bene dal portare là mio figlio.

7. Il Signore, il Dio del cielo e della terra, mi ha fatto uscire dalla mia casa paterna, dal mio paese. È lui che mi ha parlato e mi ha fatto questa promessa: «Io darò questa terra ai tuoi discendenti». Perciò lui stesso manderà il suo angelo dinanzi a te, perché tu possa trovare là una moglie per mio figlio.

8. Se la donna non vorrà seguirti, sarai sciolto dal giuramento che mi hai fatto. In ogni caso non ricondurre là mio figlio.

9. Allora il servo pose la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli giurò di compiere questo incarico.

10. Il servo di Abramo prese dieci cammelli e alcune di tutte le cose migliori del suo padrone e andò nella città dov’era vissuto Nacor, nella Mesopotamia settentrionale.

11. Quando vi giunse fece riposare i cammelli fuori della città, presso il pozzo. Era verso sera, l’ora in cui le donne escono per attingere acqua.

12. Si mise a pregare: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, mostrati buono con lui: fammi oggi incontrare la persona giusta.

13. Io mi fermo vicino alla sorgente dove verranno le ragazze della città per attingere acqua.

14. Io dirò a una di esse: Per favore, porgimi la tua anfora e fammi bere. Se risponderà: Bevi, anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli, sia lei quella che tu hai scelto per il tuo servo Isacco. Così riconoscerò che hai mantenuto la promessa verso il mio padrone».

15. Prima ancora che avesse terminato di pregare, ecco giungere Rebecca con l’anfora sulla spalla. Essa era figlia di Betuel, che era figlio di Milca e di Nacor, fratello di Abramo.

16. Era una ragazza bellissima, vergine e non ancora sposata. Scese al pozzo, riempì l’anfora e risalì.

17. Il servitore di Abramo le corse incontro e le disse:— Per favore, fammi bere dalla tua anfora.