Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 24:43-57 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

43. ascoltami: io mi metto qui vicino alla sorgente; quando una ragazza verrà per attingere acqua, io le dirò: “Dammi da bere un po’ d’acqua dalla tua anfora”.

44. Se mi risponderà: “Bevi pure; anzi, attingerò acqua anche per i tuoi cammelli”, sia lei la moglie che tu, Signore, hai destinato al figlio del mio padrone».

45. Non avevo ancora finito questa preghiera quando esce Rebecca con l’anfora sulle spalle, scende alla sorgente e prende acqua. Io le dico: «Per favore, dammi da bere».

46. Subito lei si toglie l’anfora dalla spalla e mi dice: «Bevi! Anzi, darò da bere anche ai tuoi cammelli». Io ho bevuto, poi lei ha abbeverato i cammelli.

47. Poi le ho chiesto: «Di chi sei figlia?». «Di Betuel — mi ha risposto — il figlio di Milca e di Nacor». Allora io le ho messo l’anello al naso e i braccialetti ai polsi.

48. Poi mi sono inginocchiato e ho adorato il Signore. Ho ringraziato il Signore, il Dio del mio padrone Abramo, che mi ha guidato sulla giusta via per prendere come sposa al figlio del mio padrone la figlia di suo fratello.

49. Ora, dunque, se avete intenzione di essere benevoli e generosi verso il mio padrone, fatemelo sapere, oppure ditemi se non siete d’accordo. In tal caso mi rivolgerò altrove.

50. Allora Labano e Betuel risposero:— Se così vuole il Signore, noi non possiamo dirti né sì né no.

51. Ecco, Rebecca è qui davanti a te. Prendila e va’! Diventi la moglie del figlio del tuo padrone, secondo la volontà del Signore.

52. Appena udite le loro parole, il servitore di Abramo si inchinò fino a terra e ringraziò il Signore.

53. Tirò fuori oggetti d’argento e d’oro e alcuni vestiti e li diede a Rebecca. Anche al fratello e alla madre di Rebecca donò oggetti preziosi.

54. Poi lui e quelli che l’accompagnavano mangiarono e bevvero e trascorsero lì la notte.Al mattino, appena alzato, egli disse:— Ora lasciatemi tornare dal mio padrone.

55. Ma il fratello e la madre di Rebecca risposero:— Lascia che la ragazza resti ancora un po’ con noi, almeno una decina di giorni, poi te ne andrai.

56. — Non mi trattenete! — egli rispose. — Visto che il Signore ha fatto riuscire bene il mio viaggio, lasciatemi partire e tornare dal mio padrone.

57. Allora essi dissero:— Chiamiamo la ragazza e domandiamolo direttamente a lei.