19. Quando ebbe finito, gli disse:— Attingerò acqua anche per i tuoi cammelli, finché abbiano bevuto a sufficienza.
20. Vuotò subito la sua anfora nell’abbeveratoio e corse di nuovo al pozzo per prendere altra acqua. Ne attinse per tutti i suoi cammelli.
21. Intanto quell’uomo la osservava in silenzio. Si chiedeva se il Signore aveva già portato a buon fine il suo viaggio.
22. Quando tutti i cammelli furono abbeverati, quell’uomo tirò fuori un prezioso anello d’oro per il naso e due grossi braccialetti d’oro per i polsi. Li diede alla ragazza
23. e le domandò:— Dimmi, per favore, chi è tuo padre? C’è posto in casa sua per i miei uomini e per me? Possiamo passarvi la notte?
24. — Mio padre è Betuel, figlio di Nacor e di Milca — gli rispose Rebecca.
25. E aggiunse:— Sì! Abbiamo una gran quantità di paglia e di foraggio e anche molto posto per dormire.
26. Allora quell’uomo si inginocchiò e adorò il Signore.
27. Disse: «Benedetto sia il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha smesso di essere buono e fedele verso di lui. Ha guidato i miei passi dai parenti del mio padrone».
28. Intanto la ragazza era corsa in casa a raccontare l’accaduto a sua madre.
29-30. Rebecca aveva un fratello che si chiamava Labano. Egli vide l’anello e i braccialetti che sua sorella portava. L’ascoltò mentre raccontava ciò che quell’uomo le aveva detto. Poi corse fuori alla sorgente, incontro a lui. Egli se ne stava ancora vicino al pozzo, accanto ai cammelli.