Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 24:13-29-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Io mi fermo vicino alla sorgente dove verranno le ragazze della città per attingere acqua.

14. Io dirò a una di esse: Per favore, porgimi la tua anfora e fammi bere. Se risponderà: Bevi, anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli, sia lei quella che tu hai scelto per il tuo servo Isacco. Così riconoscerò che hai mantenuto la promessa verso il mio padrone».

15. Prima ancora che avesse terminato di pregare, ecco giungere Rebecca con l’anfora sulla spalla. Essa era figlia di Betuel, che era figlio di Milca e di Nacor, fratello di Abramo.

16. Era una ragazza bellissima, vergine e non ancora sposata. Scese al pozzo, riempì l’anfora e risalì.

17. Il servitore di Abramo le corse incontro e le disse:— Per favore, fammi bere dalla tua anfora.

18. — Bevi, mio signore! — rispose. — E prontamente abbassò l’anfora e gli porse da bere.

19. Quando ebbe finito, gli disse:— Attingerò acqua anche per i tuoi cammelli, finché abbiano bevuto a sufficienza.

20. Vuotò subito la sua anfora nell’abbeveratoio e corse di nuovo al pozzo per prendere altra acqua. Ne attinse per tutti i suoi cammelli.

21. Intanto quell’uomo la osservava in silenzio. Si chiedeva se il Signore aveva già portato a buon fine il suo viaggio.

22. Quando tutti i cammelli furono abbeverati, quell’uomo tirò fuori un prezioso anello d’oro per il naso e due grossi braccialetti d’oro per i polsi. Li diede alla ragazza

23. e le domandò:— Dimmi, per favore, chi è tuo padre? C’è posto in casa sua per i miei uomini e per me? Possiamo passarvi la notte?

24. — Mio padre è Betuel, figlio di Nacor e di Milca — gli rispose Rebecca.

25. E aggiunse:— Sì! Abbiamo una gran quantità di paglia e di foraggio e anche molto posto per dormire.

26. Allora quell’uomo si inginocchiò e adorò il Signore.

27. Disse: «Benedetto sia il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha smesso di essere buono e fedele verso di lui. Ha guidato i miei passi dai parenti del mio padrone».

28. Intanto la ragazza era corsa in casa a raccontare l’accaduto a sua madre.

29-30. Rebecca aveva un fratello che si chiamava Labano. Egli vide l’anello e i braccialetti che sua sorella portava. L’ascoltò mentre raccontava ciò che quell’uomo le aveva detto. Poi corse fuori alla sorgente, incontro a lui. Egli se ne stava ancora vicino al pozzo, accanto ai cammelli.