Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 22:7-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Isacco disse:— Padre!— Sì, figlio mio — gli rispose Abramo.E Isacco:— Abbiamo il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per il sacrificio?

8. Abramo rispose:— Ci penserà Dio stesso, figlio mio!E i due proseguirono insieme il loro cammino.

9. Quando giunsero al luogo che Dio aveva indicato, Abramo costruì un altare e preparò la legna, poi legò Isacco e lo pose sull’altare sopra la legna.

10. Quindi allungò la mano e afferrò il coltello per sgozzare suo figlio.

11. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo:— Abramo, Abramo!— Eccomi! — gli rispose Abramo.

12. E l’angelo:— Non colpire il ragazzo. Non fargli alcun male! Ora ho la prova che tu ubbidisci a Dio, perché non gli hai rifiutato il tuo unico figlio.

13. Abramo alzò gli occhi, guardò attorno e vide dietro di lui un montone impigliato per le corna in un cespuglio. Andò a prenderlo e lo offrì in sacrificio al posto di suo figlio.

14. Abramo chiamò quel luogo ‘Il Signore provvede’, e ancora oggi la gente dice: ‘Sul monte il Signore provvede’.

15. Dal cielo l’angelo del Signore chiamò Abramo per la seconda volta

16. e gli disse: «Così parla il Signore: Perché ti sei comportato così, perché non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, giuro su me stesso:

17. io ti benedirò in modo straordinario e renderò i tuoi discendenti numerosi come le stelle del cielo, come i granelli di sabbia sulla spiaggia del mare. Essi si impadroniranno delle città dei loro nemici.

18. E per mezzo dei tuoi discendenti si diranno benedetti tutti i popoli della terra perché tu hai ubbidito alla mia parola».