Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 2:5-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

5. sulla terra non c’era ancora nemmeno un cespuglio e nei campi non germogliava l’erba. Dio, il Signore, non aveva ancora mandato la pioggia e non c’era l’uomo per lavorare la terra.

6. Vi era solamente vapore che saliva dalla terra e ne inumidiva tutta la superficie.

7. Allora Dio, il Signore, prese dalla terra un po’ di polvere e, con quella, plasmò l’uomo. Gli soffiò nelle narici un alito vitale e l’uomo diventò una creatura vivente.

8. Poi Dio, il Signore, piantò un giardino a oriente, nella regione di Eden e vi mise l’uomo che egli aveva plasmato.

9. Fece spuntare dal suolo alberi di ogni specie: erano belli a vedersi e i loro frutti squisiti. Nel mezzo del giardino piantò due alberi: uno per dare la vita e l’altro per infondere la conoscenza di tutto.

10. Nell’Eden scorreva un fiume che irrigava il giardino e poi si divideva in quattro corsi.

11. Il primo corso si chiamava Pison e circondava tutta la regione di ∆Avìla dove vi è oro,

12. e quell’oro è buono. Là ci sono anche resina e pietra onice.

13. Il secondo si chiama Ghicon e scorre intorno a tutta ∆l’Etiopia.

14. Il terzo si chiama Tigri e corre a oriente di Assur. Il quarto Eufrate.

15. Dio, il Signore, prese l’uomo e lo mise nel giardino di Eden per coltivare la terra e custodirla.

16. E gli ordinò: «Puoi mangiare il frutto di qualsiasi albero del giardino,

17. ma non quello dell’albero che infonde la conoscenza di tutto. Se ne mangerai sarai destinato a morire!».