Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 19:22-38 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

22. Presto, corri! Io non potrò agire finché tu non sarai arrivato laggiù.Per questo la città è stata chiamata Soar.

23. Il sole si era levato e Lot era giunto a Soar

24. quando il Signore fece piovere dal cielo su Sòdoma e Gomorra zolfo e fuoco.

25. Il Signore distrusse quelle città e tutti i loro abitanti, tutta la pianura e la vegetazione del territorio.

26. Ma la moglie di Lot si voltò indietro a guardare e divenne una statua di sale.

27. Abramo, alzatosi di buon mattino, andò al luogo dove si era fermato a parlare con il Signore.

28. Volse lo sguardo su Sòdoma e Gomorra e su tutta l’estensione della valle. Vide alzarsi da terra un fumo simile a quello di una fornace.

29. Così, quando distrusse le città della valle dove Lot aveva abitato, Dio non si dimenticò di Abramo e salvò Lot da quel disastro.

30. Poi Lot se ne andò da Soar perché aveva paura di restare lì e si stabilì sulla montagna con le due figlie. Abitò con esse in una grotta.

31. La maggiore disse all’altra: «Nostro padre è vecchio e qui intorno non ci sono uomini per sposarci come si fa dappertutto.

32. Vieni, facciamo bere nostro padre e passiamo la notte con lui: così avremo figli da nostro padre».

33. E in quella stessa notte ubriacarono il padre, e la figlia maggiore andò con lui, ma egli non si rese conto di quel che succedeva.

34. Il giorno seguente la maggiore disse alla sorella: «La notte scorsa sono andata io con mio padre. Ubriachiamolo di nuovo e questa notte va’ tu a dormire con lui: così avremo figli da nostro padre».

35. Quella notte ubriacarono ancora il padre, e la figlia minore andò con lui, ma egli non si rese conto di quel che succedeva.

36. Così le due figlie di Lot rimasero incinte del loro padre.

37. La maggiore partorì un figlio che chiamò Moab: egli è il capostipite degli odierni Moabiti.

38. Anche la sorella minore partorì un figlio, che chiamò Ben-Ammi: egli è il capostipite degli odierni Ammoniti.