Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Genesi 19:17-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

17. Nel condurli fuori uno di essi diceva a Lot:— Scappa! Ne va della tua vita! Non voltarti indietro. Non fermarti nella pianura! Fuggi in montagna, così non verrai travolto dal disastro.

18. Ma Lot rispose:— No, mio Signore, ti prego!

19. Certo tu sei stato favorevole a me che sono tuo servo. Hai avuto verso di me grande benignità conservandomi in vita. Ma io non ce la faccio a salvarmi in montagna, per sfuggire al disastro e non morire.

20. Vedi quella piccola città? È abbastanza vicina perché io possa raggiungerla. Ti prego, permettimi di rifugiarmi là: è tanto piccola! Così io vivrò.

21. — Ecco — gli rispose il Signore — ti concedo anche questo. Non distruggerò la città che hai indicato.

22. Presto, corri! Io non potrò agire finché tu non sarai arrivato laggiù.Per questo la città è stata chiamata Soar.

23. Il sole si era levato e Lot era giunto a Soar

24. quando il Signore fece piovere dal cielo su Sòdoma e Gomorra zolfo e fuoco.

25. Il Signore distrusse quelle città e tutti i loro abitanti, tutta la pianura e la vegetazione del territorio.

26. Ma la moglie di Lot si voltò indietro a guardare e divenne una statua di sale.

27. Abramo, alzatosi di buon mattino, andò al luogo dove si era fermato a parlare con il Signore.

28. Volse lo sguardo su Sòdoma e Gomorra e su tutta l’estensione della valle. Vide alzarsi da terra un fumo simile a quello di una fornace.

29. Così, quando distrusse le città della valle dove Lot aveva abitato, Dio non si dimenticò di Abramo e salvò Lot da quel disastro.

30. Poi Lot se ne andò da Soar perché aveva paura di restare lì e si stabilì sulla montagna con le due figlie. Abitò con esse in una grotta.

31. La maggiore disse all’altra: «Nostro padre è vecchio e qui intorno non ci sono uomini per sposarci come si fa dappertutto.

32. Vieni, facciamo bere nostro padre e passiamo la notte con lui: così avremo figli da nostro padre».

33. E in quella stessa notte ubriacarono il padre, e la figlia maggiore andò con lui, ma egli non si rese conto di quel che succedeva.

34. Il giorno seguente la maggiore disse alla sorella: «La notte scorsa sono andata io con mio padre. Ubriachiamolo di nuovo e questa notte va’ tu a dormire con lui: così avremo figli da nostro padre».

35. Quella notte ubriacarono ancora il padre, e la figlia minore andò con lui, ma egli non si rese conto di quel che succedeva.