Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ezechiele 33:16-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

16. Non sarà ricordato per le sue colpe, ed egli vivrà perché ora agisce con giustizia e rispetta il diritto!

17. «I tuoi compatrioti dicono che non sono giusto quando agisco così. Invece è il loro modo di agire che è sbagliato.

18. Se un uomo giusto rinunzia ad agire bene e commette il male, per questo morirà.

19. Se invece un uomo malvagio rinunzia al suo comportamento perverso e agisce con giustizia e onestà, grazie a queste potrà vivere.

20. Eppure gli Israeliti dicono che non sono giusto quando agisco così, ma io giudicherò ognuno secondo le proprie azioni».

21. Nel dodicesimo anno dalla nostra deportazione, il quinto giorno del decimo mese, un uomo da Gerusalemme venne ad annunziarmi che la città era caduta in mano ai nemici.

22. La sera prima del suo arrivo, il Signore mi aveva afferrato con la sua potenza e mi aveva restituito la parola. Quando al mattino l’uomo arrivò, non ero più muto, potevo parlare.

23. Il Signore mi disse:

24. «Ezechiele, la gente rimasta in Israele, nelle città in rovina, afferma: “Abramo era un uomo solo e ha avuto in possesso questa terra. A maggior ragione noi che siamo molti abbiamo diritto di possederla”.