Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ezechiele 17:4-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

4. ne strappò il ramo più alto, lo portò in un paese di mercanti e lo depose in una città di commercianti.

5. Poi prese una piantina dalla terra d’Israele e la piantò in un campo fertile, vicino a un corso ricco d’acqua, come se fosse un salice.

6. La pianta germogliò, divenne una vite bassa ma estesa. I rami crebbero verso l’aquila, mentre le radici crescevano sotto terra. Era una vite con rami e tralci sempre nuovi.

7. «Poi arrivò una seconda aquila enorme, anche lei dalle immense ali con moltissime piume. Allora la vite stese le radici verso di lei e volse i rami in quella direzione. Sperava di ricevere ancora più acqua di quanta già ne aveva nel terreno dove stava.

8. Infatti la vite era piantata in un campo fertile, vicino a un corso pieno d’acqua, in modo da sviluppare i rami, portare frutti e diventare una vite meravigliosa.

9. «Ebbene io, Dio, il Signore, domando: riuscirà la vite a crescere rigogliosa? Non la sradicherà invece la prima aquila? Non le strapperà i frutti? Non le lascerà inaridire i germogli? Per estirparla non c’è bisogno né di tanta forza né di tanta gente!

10. La vite è ben piantata, ma non potrà più crescere rigogliosa. Appena il vento dell’est le soffierà contro, seccherà. Essa seccherà là dove sta crescendo».

11. Il Signore si rivolse a me: