Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ezechiele 10:7-22 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Uno dei cherubini stese la mano verso il fuoco e prese alcuni carboni ardenti. Riempì le mani dell’uomo vestito di lino e questi si allontanò.

8. Vidi che i cherubini avevano sotto ogni ala qualcosa simile a una mano.

9. Notai anche quattro ruote, una al fianco di ogni cherubino. Le ruote brillavano come topazio.

10. Avevano tutte la stessa forma e ognuna sembrava inserita nell’altra.

11. Così potevano andare nelle quattro direzioni, senza doversi voltare. Si dirigevano là dove era rivolta la testa dei cherubini e avanzavano senza voltarsi.

12. Il corpo, il dorso, le mani e le ali di tutti e quattro i cherubini, come pure le ruote, sprigionavano bagliori.

13. Sentii che le ruote venivano chiamate «turbine».

14. I cherubini avevano, ciascuno, quattro aspetti: il primo era quello di un toro, il secondo di un uomo, il terzo di un leone, il quarto di un’aquila.

15. I cherubini si innalzarono nel cielo: erano gli stessi esseri viventi che avevo visto lungo il fiume Chebar.

16. Quando si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro; e quando stendevano le ali per alzarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco.

17. Quando essi si fermavano, queste si fermavano; quando si alzavano, anch’esse si alzavano, perché gli esseri le guidavano.

18. La gloriosa presenza del Signore si alzò dall’entrata del tempio e andò a posarsi sui cherubini.

19. Mentre li guardavo, stesero le ali per partire e si alzarono da terra, e le ruote insieme a loro. Si fermarono all’ingresso della porta orientale del tempio, e la gloriosa presenza del Dio d’Israele era su di loro.

20. Capii che erano cherubini, perché erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto il Dio d’Israele lungo il fiume Chebar.

21. Ognuno aveva quattro aspetti, quattro ali e sotto ogni ala una specie di mano.

22. I loro aspetti erano molto simili a quelli che avevo visto lungo il Chebar. Ogni essere vivente camminava diritto davanti a sé.