Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ester 9:13-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

13. Ester rispose:— Se non hai niente in contrario, lascia che a Susa gli Ebrei facciano anche domani come si è fatto oggi; inoltre ordina di appendere in pubblico i corpi dei dieci figli di Aman.

14. Il re comandò di fare così, e l’ordine fu reso noto a Susa. I corpi dei figli di Aman furono appesi in pubblico.

15. Il quattordici del mese di Adar gli Ebrei di Susa si radunarono ancora e uccisero altri trecento uomini, ma non saccheggiarono i loro beni.

16. Nelle province, gli Ebrei si organizzarono per difendersi, e si liberarono dai loro nemici: ne uccisero in tutto settantacinquemila, però non toccarono i loro beni.

17. Questo avvenne il tredici del mese di Adar. Il quattordici essi non continuarono le uccisioni, ma fecero una giornata di festa e di banchetti.

18. A Susa, invece, la festa fu il quindici, dopo le uccisioni dei due giorni precedenti.

19. Questo è il motivo per cui gli Ebrei che abitano nella campagna, nelle altre città, festeggiano il quattordici di Adar con banchetti, allegre riunioni e scambi di regali.

20. Mardocheo fece scrivere il resoconto di questi avvenimenti, e mandò lettere a tutti gli Ebrei dell’impero, vicini e lontani.

21. Ordinava che ogni anno il quattordici e il quindici del mese di Adar fossero giorni di festa.

22. Quelli, infatti, erano i giorni in cui gli Ebrei avevano messo fine agli attacchi dei loro nemici. In quel mese il loro dolore si era mutato in gioia, i giorni di lutto erano diventati giorni di letizia. Tutti perciò dovevano far festa, organizzare banchetti, scambiarsi regali e fare doni ai poveri.

23. Gli Ebrei continuarono a celebrare ogni anno la ricorrenza, richiamandosi a queste parole di Mardocheo:

24. «Aman, figlio di Ammedàta l’Agaghita, nemico degli Ebrei, aveva progettato di sterminarli. Aveva usato il “pur” — cioè il sorteggio — per fissare la data del massacro.

25. Ma Ester supplicò il re, e questi diede ordini scritti, per cui il male che Aman voleva fare agli Ebrei è ricaduto su di lui. Lui e i suoi figli sono finiti sulla forca.

26. Perciò quei giorni si chiamano Purim, dalla parola “pur” (sorteggio)».Sia per le istruzioni contenute nella lettera di Mardocheo sia per i fatti importanti che erano accaduti,

27. gli Ebrei decisero di celebrare quei due giorni di festa ogni anno, senza eccezione, alla data fissata nella lettera. La tradizione doveva restare in vigore anche per tutti i loro discendenti e per chiunque volesse diventare Ebreo.