Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ester 2:7-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

7. Egli era il tutore di una ragazza, orfana di padre e di madre, figlia di un suo zio. Il nome della ragazza era Adàssa, ma tutti la chiamavano Ester. Essa era bellissima e affascinante. Dopo la morte del padre e della madre, Mardocheo l’aveva presa con sé come una figlia.

8. Quando fu dato l’ordine di radunare a Susa ragazze per l’harem, anche Ester fu portata a corte e affidata a Egài, il sorvegliante delle donne.

9. Ester gli piacque molto e conquistò le sue simpatie. Egài le diede subito l’occorrente per curare la sua bellezza, le assegnò un trattamento speciale, le mise a disposizione sette serve, scelte fra le migliori della corte, e la sistemò con loro nella parte più confortevole dell’harem.

10. Ester non aveva detto che era ebrea e non aveva parlato della sua famiglia, perché Mardocheo le aveva ordinato di non dire niente.

11. Lui poi passava ogni giorno davanti al cortile dell’harem per sapere come stava Ester e se la trattavano bene.