Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Ester 2:10-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

10. Ester non aveva detto che era ebrea e non aveva parlato della sua famiglia, perché Mardocheo le aveva ordinato di non dire niente.

11. Lui poi passava ogni giorno davanti al cortile dell’harem per sapere come stava Ester e se la trattavano bene.

12. Secondo il regolamento dell’harem, ogni ragazza andava dal re Assuero quando era il suo turno, alla fine di dodici mesi di preparazione. Per sei mesi doveva fare massaggi con olio di mirra, per altri sei doveva far uso di balsamo e altri cosmetici.

13. Quando finalmente la ragazza lasciava l’harem per andare dal re, le venivano dati tutti gli ornamenti che chiedeva di portare con sé.

14. La sera andava e la mattina ritornava in un altro reparto dell’harem diretto dall’eunuco di corte Saasgàz, il quale sorvegliava le donne che erano già state con il re. Esse non tornavano più dal re; solo se una gli piaceva molto la mandava a chiamare per nome.

15. Quando venne il suo turno, Ester (figlia di Abicàil, zio di Mardocheo che l’aveva adottata) prese soltanto quello che le aveva consigliato Egài, l’eunuco custode delle donne. Essa conquistava l’ammirazione di tutti quelli che la vedevano.