22. Al sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due misure a testa. Allora tutti i capi vennero a informare Mosè,
23. ed egli disse loro: «È proprio questo che ha detto il Signore! Domani è sabato, giorno di riposo assoluto e consacrato al Signore. Cuocete quel che dovete cuocere e fate bollire quel che avete da bollire, e conservate fino a domani mattina quel che avanza».
24. Essi lo tennero fino al mattino dopo e non marcì, né vi trovarono vermi.
25. Allora Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché è sabato, il giorno del Signore: oggi non lo troverete per terra.
26. Per sei giorni potete raccoglierne, ma al settimo giorno non ve ne sarà, perché è sabato».
27. Il settimo giorno infatti alcuni uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
28. Il Signore disse allora a Mosè: «Non volete proprio osservare i miei ordini e le mie leggi!
29. Io vi ho comandato di riposare al sabato e, per questo, al sesto giorno vi do pane per due giorni. Ciascuno deve restare al proprio posto e al settimo giorno non deve uscire dal luogo dove si trova!».
30. Il popolo si riposò dunque il settimo giorno.
31. Gli Israeliti chiamarono quel cibo «manna».Essa era simile a piccoli semi bianchi e aveva il sapore di una focaccia con miele.
32. Mosè disse: «Il Signore ordina di conservarne una misura, perché i nostri discendenti possano vedere il pane che ci ha dato da mangiare nel deserto, quando ci ha fatti uscire dall’Egitto».
33. Mosè disse quindi ad Aronne: «Prendi un vaso e riempilo con una misura di manna; mettilo quindi davanti al Signore e conservalo per le generazioni future».