Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Esodo 16:15-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Gli Israeliti la videro e non sapevano che cosa era. Perciò si chiedevano l’un l’altro: «Che cos’è?».Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato da mangiare.

16. Ed egli vi comanda di raccoglierne quanto ciascuno può mangiarne: la misura di un omer a testa, secondo il numero delle persone che sono con voi. Ciascuno ne prenda per quelli della sua tenda».

17. Gli Israeliti fecero così: alcuni ne raccolsero molto, altri poco.

18. Quando si misurò la quantità, si vide che chi ne aveva raccolto molto, non ne aveva più degli altri, mentre chi ne aveva raccolto poco, ne aveva a sufficienza. Ciascuno ne aveva quanto poteva mangiarne.

19. Poi Mosè disse loro: «Non dovete farne avanzare fino a domani mattina!».

20. Alcuni però non gli ubbidirono e ne conservarono un po’ fino al mattino seguente; ma vi nacquero dentro dei vermi e marcì. Mosè andò in collera contro quelle persone.

21. Gli Israeliti ne raccoglievano ogni mattina secondo il bisogno di ciascuno. Quando il sole cominciava a scaldare, il resto si scioglieva.

22. Al sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due misure a testa. Allora tutti i capi vennero a informare Mosè,

23. ed egli disse loro: «È proprio questo che ha detto il Signore! Domani è sabato, giorno di riposo assoluto e consacrato al Signore. Cuocete quel che dovete cuocere e fate bollire quel che avete da bollire, e conservate fino a domani mattina quel che avanza».

24. Essi lo tennero fino al mattino dopo e non marcì, né vi trovarono vermi.

25. Allora Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché è sabato, il giorno del Signore: oggi non lo troverete per terra.

26. Per sei giorni potete raccoglierne, ma al settimo giorno non ve ne sarà, perché è sabato».

27. Il settimo giorno infatti alcuni uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.

28. Il Signore disse allora a Mosè: «Non volete proprio osservare i miei ordini e le mie leggi!

29. Io vi ho comandato di riposare al sabato e, per questo, al sesto giorno vi do pane per due giorni. Ciascuno deve restare al proprio posto e al settimo giorno non deve uscire dal luogo dove si trova!».

30. Il popolo si riposò dunque il settimo giorno.