Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici)

Esodo 10:15-29 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (Deuterocanonici) (TILCD)

15. Esse coprirono l’intera regione così che oscurarono il cielo. Divorarono tutta la vegetazione del suolo e tutti i frutti degli alberi che erano stati risparmiati dalla grandine. In tutto l’Egitto il verde degli alberi e dei campi scomparve completamente.

16. Allora il faraone fece chiamare in fretta Mosè e Aronne e disse loro: «Ho peccato contro il Signore vostro Dio e contro di voi!

17. Perdonate il mio peccato anche stavolta e pregate il Signore vostro Dio, perché allontani da me almeno questa sciagura!».

18. Mosè lasciò il faraone e pregò il Signore.

19. Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza. Il vento portò via le cavallette e le gettò nel Mar Rosso: in tutto il territorio egiziano non ne rimase neppure una!

20. Ma il Signore rese di nuovo ostinato il faraone, che non volle lasciar partire gli Israeliti.

21. Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: sull’Egitto scenderanno tenebre così fitte che si potranno toccare!».

22. Mosè stese la mano verso il cielo, e per tre giorni scesero sull’Egitto tenebre fittissime.

23. Nessuno per tre giorni si poté muovere dal suo posto, perché non era capace di vedere gli altri. Ma dove abitavano gli Israeliti, per loro c’era luce.

24. Il faraone mandò a chiamare Mosè e gli disse:— Andate e adorate il Signore! Rimangano qui soltanto le vostre pecore e i vostri buoi! Ora i vostri bambini possono partire con voi!

25. Mosè rispose:— Vuoi forse metterci tu a disposizione gli animali per i sacrifici e le offerte da bruciare in onore del Signore, nostro Dio?

26. No! Prenderemo con noi le nostre bestie e non ne rimarrà qui neppure una. È dalle nostre bestie che dovremo scegliere gli animali adatti per il culto al Signore nostro Dio. E finché non saremo là, neppure noi sapremo quali di essi dovremo sacrificargli!

27. Il Signore rese ostinato il faraone, che non volle lasciarli partire.

28. Anzi, il faraone disse a Mosè:— Vattene da me! E sta’ bene attento a non farti più vedere! Il giorno che rivedrai la mia faccia morirai!

29. E Mosè gli rispose:— È vero, non vedrò mai più la tua faccia!